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L'ALTA LANGA TRA CIBO E WI-FI
di Federica Masera per Apogeonline.com
Un
primato in termini di ampiezza, con la copertura di una superficie
di oltre 200 km quadrati e la conquista
della più estesa distanza tra due punti interconnessi:
un risultato competitivo, anzitutto considerando l'avversità morfologica
dell'area, tra il montuoso e il collinare, e le difficoltà legate
ad un ambiente climaticamente impegnativo per attrezzature che
devono lavorare all'esterno.
A un anno di distanza dall'inaugurazione dell'impianto di San
Benedetto Belbo, il progetto di rete wireless si consolida
e si amplia, passando dalla fase sperimentale di una piccola cittadina
di 190 abitanti, alla realizzazione di un progetto che abbraccia
l'intera Comunità Montana dell'Alta Langa, con il coinvolgimento
di 21 Comuni.
L'impianto consiste in una infrastruttura abilitante a cui si
"appoggiano" diversi servizi (banda larga, comunicazione dati,
videosorveglianza, fonia e videocomunicazione, teleassistenza,
protezione civile, ecc.). Una simile struttura permette l'impiego
su larga scala di soluzioni tecnologiche
all'avanguardia al servizio dei cittadini. Una vera
e propria strategia di sviluppo, dalle immediate e vaste ricadute
nella vita di tutti i giorni per le persone che risiedono nell'area
interessata dal progetto.
L'innovazione tecnologica, che è alla base dell'impianto, è garantita
dall'alto livello di flessibilità della rete, realizzata secondo
uno schema destrutturato che consente di modificarla con grande
agilità, e da una scalabilità teoricamente illimitata: all'aumento
del numero dei clienti corrisponde infatti un incremento delle
prestazioni generali, evitando un collasso del centro dati.
Si tratta di uno dei primi esperimenti
al mondo di struttura Wi-Fi su modello ad hoc, un particolare
tipo di rete in cui i dati fluiscono liberamente, con una diffusione
dell'accesso alle informazioni direttamente proporzionale all'aumento
delle connessioni. Diviene così possibile raggiungere tutti gli
utenti garantendo pari costi e condizioni.
Un'avanguardia tecnologica assicurata dall'utilizzo di una rete
ibrida: un sistema che si avvale di più tecnologie, cogliendo
da ciascuna il massimo vantaggio offerto rispetto alla situazione
particolare di impiego. Tecnologie radio (Wi-Fi 802,11 b), satellitari
bidirezionali (in due modalità, come ponte verso Internet e come
rete punto-punto), e via cavo (parte delle sottoreti locali sono
miste cavo/wireless e una delle uscite Internet potrebbe essere
via cavo hdsl) sono i sistemi adottati.
Rivoluzionario anche l'utilizzo dell'open source: una
rete realizzata interamente con software libero, con
tutti i vantaggi che questo comporta in termini di risparmio delle
licenze, di flessibilità, poiché non è vincolata a un hardware
particolare, e interoperabilità. La struttura si distingue, infine,
per la sua completezza: la rete dati
si affianca alla ridistribuzione della connettività Internet
e a un impianto di videosorveglianza territoriale integrato e
automatico. Inoltre permette l'abilitazione di servizi di fonia
su IP, video comunicazione e tutte le possibili gestioni documentali
come firma elettronica e sportelli informatici.
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