DATI CLIMATICI ANNATA 2006
Commento sulle caratteristiche meteoclimatiche generali: Langa
e Roero
Un andamento climatico bizzarro, caratterizzato da precipitazione
scarse, con un alternarsi di periodi più o meno lunghi contrassegnati
da temperature ampiamente fluttuanti sia al di sopra che al di
sotto delle medie stagionali.
Tutto ciò ha influito sulle fasi vegetative della vite che ha
vissuto momenti di rapido sviluppo vegetativo alternati ad altri
di relativo rallentamento.
Il 2006, un’annata che ha ampiamente premiato tutte le varietà
a maturazione precoce e medio-precoce. Le uve a bacca bianca:
Favorita, Arneis, Chardonnay, Sauvignon blanc, Moscato bianco,
ecc. hanno raggiunto un eccellente grado di maturazione con buone
gradazioni zuccherine, ottimo equilibrio acido e dotazione di
profumi molto intensi.
Il Dolcetto, in queste condizioni ha dato vini eccezionali con
ottima intensità colorante, profumi ampi e fruttati, giusto equilibrio
acido.
Le varietà medio tardive e tardive: Barbera, Freisa, Nebbiolo,
malgrado alcuni momenti di apprensione per le precipitazioni della
prima metà di settembre, sono giunte al momento della vendemmia
in condizioni ideali di maturazione offrendo vini di elevato livello
qualitativo. Ancora una volta il Nebbiolo, ha dimostrato l’altissimo
livello di adattamento allo speciale microclima della nostra Langa.
Ancora una volta, questa esclusiva straordinaria varietà di uva
(l’uva delle nebbie e delle nottate fredde), ha premiato quei
produttori che hanno avuto la pazienza di attendere, di aspettare
il momento magico della perfetta maturazione. I Nebbioli della
nostra terra ancora una volta ci hanno regalato vini di grande
complessità, straordinaria ampiezza di profumi, ottime gradazioni,
tutte caratteristiche che ci permettono di confermare l’eccellenza
dell’annata 2006.
Alla degustazione
Seducente per la sua brillantezza e ancora vivo nella sua tonalità
granata con riflessi di rubino. Denso, ricco nello sviluppo di
lacrime che scendono lungo le pareti di cristallo del calice:
indice sicuro di generosità e di vigore.
Al naso un insieme di profumi ampi, intensi, persistenti, complessi
che vanno dall’etereo al balsamico delle spezie dolci e della
frutta matura. Sfumature di fiori passiti e di leggera vaniglia.
Calda, generosa e maestosa la prima sensazione in bocca. Grande
l’equilibrio tra alcol, acidi e tannini. Questi ultimi sono ancora
evidenti, ma già si avverte la loro tendenza al dolce. Vino possente
nella sua struttura, complesso nella sua intima costituzione.
Sapido al punto giusto, invitante.
Tratteniamolo un attimo e mandiamo giù. Respiriamo a lungo. Ora,
nel cavo orale, è tutta una sinfonia di sensazioni gustativo-olfattive
che passano lentamente dall’andante leggero, al finale maestoso.
Un Barolo ricco di promesse, dal futuro radioso capace di regalare
grandi emozioni ai suoi estimatori. Un vino che ci gratifica già
ora ma che dimostra la forza e la capacità di affrontare lunghi
anni di affinamento in bottiglia.
Fonte Enoteca Regionale del Barolo.
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