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La scomparsa di un grande produttore, irriducibile fustigatore
delle istituzioni inefficienti
Mascarello, «patriarca scomodo» di E.G.
Ricordo di Bartolo Mascarello, deceduto all’età di 78 anni
Fonte: Gazzetta d'Alba http://www.stpauls.it
del 15 marzo 2005
Bartolo
Mascarello, il grande vecchio del Barolo, aveva visto giusto nei
giorni scorsi, quando, dal letto d’ospedale, giudicò così le cure
a cui era sottoposto: «Ottime, ma il paziente tirerà lo stesso
le cuoia». Era arrivato al capolinea, sentiva che la sua vita,
quell’esistenza condotta con energia, senza peli sulla lingua,
gli scivolava via. Forse si è lasciato alle spalle un cruccio:
quel "suo" vino, proclamato re dei vini e il vino dei re, non
sta attraversando il migliore dei suoi tempi: difficoltà varie,
a partire da certi prezzi surreali, gli stanno rendendo ostici
diversi mercati.
Oggi il patriarca non ripeterebbe ciò che disse appena tre anni
fa a Famiglia Cristiana: «Il Barolo va bene, continua a mantenere
la sua fama, tedeschi e svizzeri continuano a venire ad acquistarlo.
Bisogna essere bravi a non deluderli, a non produrre un vino omologato,
uguale a tutti gli altri». Proprio in questi giorni in Germania
la catena di supermercati Lidl fa una campagna promozionale intitolata
"Italien Genießen" e offre un "Barolo Docg 2001 prodotto
in Italia" al modicissimo prezzo di euro 6,99. E la fine del tunnel
non pare tanto vicina.
Ma per il vignaiolo-intellettuale il problema non si pone più.
E noi abbiamo perso, oltre al "mito" Bartolo, anche quei suoi
sapidi sprazzi che abbinavano il suo "credo" di vinificatore al
suo "credo" politico, tipo quelle clamorose bottiglie etichettate
«No barrique, no Berlusconi». Non ci divertirà più con le sue
sortite contro il ventre molle di certe istituzioni poco efficienti
e molto parassitarie.
Di che parte politica simpatizzasse è noto a tutti, e l’ha confermato
la presenza preponderante, ieri al funerale, di personaggi che
con il leader dell’attuale "squadra" governativa" hanno ben poco
da spartire. E il tralcio di vite stretto tra le sue mani nel
rigore della morte è stato l’estremo segno di una lontananza da
una fede religiosa. La fede del patriarca di Barolo era di altra
natura, e lui la condivideva insieme con la moglie Franca Brezza
e soprattutto con la figlia Maria Teresa: quella di "fare" un
vino a tutto tondo, autorevole, degno dell’abusata definizione
regale.
A 78 anni, Bartolo Mascarello ha preso commiato da tutto questo
senza resipiscenze, irriducibile nelle sue convinzioni politiche
e nella difesa di quella tradizione che si traduceva in un vino
di cui andava fiero, e che ha fatto apprezzare questo patriarca
scomodo anche da chi non condivideva certe sue prese di posizione
e certi giudizi taglienti.
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